09/03/2016 18:00

​ “La Macchina del Tempo – Museo Storico Alfa Romeo” di Arese (Milano) racconta la storia di un Marchio che è diventato il simbolo dell’eccellenza del made in Italy: dai motori aeronautici alle gloriose auto da corsa, dai car designer ai leggendari piloti come Nuvolari o Fangio, dalle granturismo “vestite” su misura alle Giulietta e Giulia che hanno segnato la storia del costume e quella dell’industria italiana.
 
Una storia, quella di Alfa Romeo, che comincia nel 1910 a Milano – come denota la presenza nel marchio della croce rossa in campo bianco simbolo del Città e del “Biscione” visconteo – e nella seconda metà del XX° secolo si lega indissolubilmente ad Arese dove, a partire dal 1963, viene trasferita la produzione. Arese diventa  sinonimo di Alfa Romeo: qui c’è il cuore dell’azienda, c’è il più grande impianto di produzione, che arriverà ad avere quasi 20mila dipendenti, e qui nel 1976 viene costruito un edificio pensato appositamente per ospitare il Museo.
 
Nei decenni seguenti il mondo dell’automobile cambia ed anche il sito produttivo viene gradualmente dismesso. Anche il Museo viene chiuso nel 2011 ma solo per essere profondamente rinnovato e riaperto il 24 giugno 2015, nel giorno del 105° anniversario del Marchio, quando proprio accanto alle vetture che hanno scritto la storia, viene presentato il futuro dell’Alfa Romeo.
In occasione delle Giornate FAI di primavera, “La Macchina del Tempo – Museo Storico Alfa Romeo” propone al pubblico un viaggio alla scoperta del legame tra Arese e l’azienda del Biscione. Un plastico  originale del 1971, quando lo stabilimento sta per raggiungere il suo culmine, filmati d’epoca e una mostra con foto d’archivio ricostruiscono l’assetto della “città-fabbrica” che oggi in buona parte ha trovato un’altra destinazione d’uso. Mettendo al centro proprio il Museo Storico che, al contrario, anche grazie al recente intervento di riqualificazione e riallestimento, è il simbolo della rinascita di Alfa Romeo, rappresentando il legame tra passato, presente e futuro. Un legame evidenziato dallo stesso progetto architettonico, che mantiene inalterato l’edificio progettato nel 1976 dai fratelli Vito e Gustavo Latis (e vincolato dal ministero dei Beni Culturali come bene di interesse storico) ma lo attualizza attraverso un “segno” rosso che  attraversa tutto il complesso: dalla pensilina che accoglie i visitatori al parcheggio fino al nuovo volume esterno della scala mobile, una sorta di gigantesco specchietto retrovisore ben visibile dall’autostrada.
A collegare i 6 semipiani del museo, l’ installazione luminosa DNA, che attraversa verticalmente l’edificio: luci, parole e segni di stile che si attivano in uno spettacolo che simboleggia la continuità stilistica, la coerenza tecnologica nel tempo e le molte sfaccettature del Marchio.
Il Museo è suddiviso in tre aree, che rappresentano l’essenza del Marchio. TIMELINE, ovvero la storia industriale, le automobili attraverso le varie epoche: dalla prima vettura del 1910, la  24HP, fino alla esclusiva 8C nata nel XXI° secolo; BELLEZZA, che spazia dai prototipi ai grandi carrozzieri per arrivare alle vetture iconiche – Giulia e Giulietta – che hanno segnato generazioni. Infine, VELOCITA’, cioè il mondo delle corse, le vittorie, i piloti, le sfide impossibili. Il viaggio alla scoperta del mito si conclude offrendo al visitatore l’opportunità di vivere l’esperienza Alfa Romeo, con postazioni di realtà virtuale e un cinema 4D.
 
Durante la giornata, sul tracciato di prova antistante il Museo sarà possibile ammirare alcune vetture della collezione storica Alfa Romeo che eccezionalmente scenderanno in pista.

• Sabato  19 marzo (ore 16-18) ingresso esclusivo per iscritti  FAI, su prenotazione (www.faiprenotazioni.it) con visita guidata alla mostra “Arese Alfa Romeo” e al Museo Storico Alfa Romeo

• Domenica 20 marzo dalle 10.00 alle 18.00 ingresso gratuito con visita guidata alla mostra ”Arese Alfa Romeo” e al Museo storico Alfa Romeo. Durante la giornata,  passaggio di auto della collezione storica sul tracciato di prova interno


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