28/06/2017 15:00

​Alfa Romeo partecipa all'edizione 2017 del famoso "Goodwood Festival of Speed" che si svolgerà dal 29 giugno al 2 luglio nella contea inglese del West Sussex, ed è considerato uno tra i più importanti eventi internazionali dedicati al motorsport. Tra la gara in salita, mostre a tema ed esposizioni di vetture storiche e attuali, la manifestazione richiama ogni anno circa 200.000 persone tra appassionati e collezionisti provenienti da tutto il mondo.

Al prestigioso evento prendono parte la 1750 GT Am (1970),33.3 litri Le Mans (1970), 155 V6 Ti DTM, Brabham BT45-Alfa Romeo, tutte appartenenti al Museo Storico Alfa Romeo di Arese.  

Le vetture d'epoca saranno esposte al Main Paddock e alcune di esse affronteranno la principale attrazione del Festival of Speed, il percorso "misto-veloce" della Goodwood Hillclimb. Il tracciato di quasi 2 chilometri inizia con una strada costeggiata da alberi attraverso l'angolo meridionale della Goodwood Estate, per poi svoltare con decisione davanti alla Goodwood House prima di inerpicarsi su una strada irta e stretta racchiusa tra muri di pietra e fitti boschi verso l'ippodromo, che domina sulla cima delle maestose South Downs. Da sottolineare che il dislivello del tracciato, dall'inizio alla fine, è di quasi 100 metri ed è particolarmente tecnico e difficile, al punto di mettere a dura prova le doti di concentrazione e velocità dei migliori piloti del mondo.

Infine, queste rarità automobilistiche saranno accompagnate dalle ultime novità FCA, confermando quell'indissolubile legame tra icone del passato e vetture di attuale produzione. Nell'occasione farà il suo debutto sulle strade del Regno Unito Stelvio, il primo SUV prodotto da Alfa Romeo, che prenderà parte alla famosa Goodwood Hillclimb. A rappresentare il marchio Alfa Romeo nell'esposizione saranno la pluripremiata Giulia, presente nella versione Veloce e con il modello top di gamma Giulia Quadrifoglio, la 4C Coupé e la Giulietta Veloce.

Alfa Romeo 1750 GT Am (1970)

Quattro fari rotondi, profilo rialzato e aggressivo, grandi passaruota: caratteristiche che rievocano lo spirito tecnologicamente avanzato della serie "Giulia Sprint GTA". Il nome GT Am (dove "Am" sta per "America") si riferisce alla versione sportiva derivata da quella venduta sul mercato nord-americano, dove l'Alfa Romeo offriva la 1750 GTV con l'iniezione, necessaria per l'omologazione negli Stati Uniti. Costruita in 40 esemplari, la GT Am è alimentata da una iniezione meccanica e il suo motore da 2 litri sprigiona sino a 220 CV a 7200 giri/min. La carrozzeria è in lamiera d'acciaio con pannelli laterali e posteriori in plastica, che contribuiscono alla riduzione del peso. Con questo modello l'Autodelta riuscì a conseguire spettacolari risultati sportivi, che culminarono nel 1970 con la vittoria del Campionato Europeo Turismo (seguita nell'anno successivo dal primo posto nello stesso campionato nella categoria costruttori.

Alfa Romeo 33.3 litri Le Mans (1970)

La 33.3 litri è l'evoluzione della precedente versione "2 litri": il motore è un 8 cilindri a "V" di 2998 cc, a 4 valvole e a iniezione indiretta e sviluppa 400 cv a 8000 giri/min, mentre la trasmissione è a sei rapporti. Il telaio è a scocca portante formato da pannelli di alluminio e titanio, con un passo praticamente invariato rispetto alla 33.2. La velocità massima raggiunge i 330 km/h, e sarà la versione del 1971 quella che raccoglierà i maggiori successi, tra cui la vittoria alla "Targa Florio" con Vaccarella ed Hezemans.

Alfa Romeo 155 V6 Ti DTM (1993)

L'esemplare partecipò agli inizi degli anni Novanta al Deutsche Tourenwagen Meisterschaft (DTM) che allora era di gran lunga il campionato più prestigioso per le vetture turismo. Nei primi anni la griglia era formata esclusivamente da costruttori tedeschi, poi, nel 1993, l'Alfa Romeo decise di partecipare ufficialmente con la 155 V6 Ti guidata dai piloti Alessandro Nannini e Nicola Larini e con altre vetture affidate a team semi-ufficiali.
Il suo esordio fu strepitoso: nel primo appuntamento di Zolder (Belgio) la 155 V6 Ti si aggiudicò la vittoria in entrambe le manches. A fine stagione, su 20 gare, Larini ne vinse ben 10 che sommate alle 2 vittorie di Nannini, oltre ai numerosi podi e piazzamenti dei due piloti italiani, valsero il titolo Costruttori ad Alfa Romeo e quello dei Piloti a Larini. Fu un vero shock per la concorrenza tedesca che dovette accettare la conquista del Campionato DTM 1993 da parte di un marchio italiano al suo debutto in questa competizione di altissimo livello.

Brabham BT45-Alfa Romeo (1977)

L'affascinante storia di questo bolide ha inizio nel 1976, dopo il titolo mondiale marche vinto dalla "33 TT 12" nel 1975, quando l'Autodelta - reparto corse dell'Alfa Romeo - decide di entrare in F.1 attraverso la fornitura del 12 cilindri boxer da 500 cv della stessa "33" al team Brabham. In realtà l'Alfa Romeo aveva già motorizzato una monoposto March nel 1971, ma l'esperienza era stata subito congelata. Nel 1976 viene presentata la cosiddetta "Brabham-Alfa" che mantiene la livrea "Martini Racing" ma il colore di base, in virtù dei motori della Casa italiana, passa dal bianco al rosso. L'operazione viene orchestrata dall'ingegnere Carlo Chiti, patron dell'Autodelta, e da Bernie Ecclestone, allora proprietario del team Brabham. Il talentuoso Gordon Murray è il progettista della vettura, costruita attorno all'ingombro del motore "piatto" dell'Alfa Romeo e caratterizzata da due periscopi laterali per l'alimentazione dei dodici cilindri. Nel 1976 i piloti ufficiali della Brabham "BT45" sono l'argentino Carlos Reutemann (ARG) e l'astro nascente brasiliano Carlos Pace (BRA). Questa prima stagione è da considerarsi di "preparazione": i tre quarti posti conquistati, due da Pace e uno da Reutemann, sono i risultati più rilevanti.


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