14/04/2017 15:00

​Dal 20 al 23 aprile 2017 si svolgerà in Sicilia la 101esima edizione della leggendaria “Targa Florio”, la corsa automobilistica più antica del mondo tra quelle che ancora si svolgono: voluta, finanziata e organizzata in origine dal magnate palermitano Vincenzo Florio con lo scopo di istituire un “criterio pratico ed esatto per valutare la vettura da viaggio”, la gara si è disputata, in diverse forme, a partire dal 1906. Organizzata dall’AC Palermo, in collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, la manifestazione prevede tre momenti competitivi in contemporanea: “Targa Florio Rally”, “Targa Florio Historic Rally” e “Targa Florio Classic”.
Alfa Romeo e Abarth partecipano come Main Sponsor, con significative vetture storiche che sfileranno lungo le strade dell’isola partecipando alla Targa Florio Classic.
Alla Targa Florio il marchio del Biscione ha firmato alcune delle pagine più belle della sua storia sportiva conquistando 10 vittorie assolute, 3 secondi posti, 7 terzi posti e 10 giri più veloci. Un palmares straordinario che si arricchisce di due record: quello delle vittorie consecutive (6 successi dal 1930 al 1935) e quello delle doppiette, in tutto cinque. A queste si aggiungano le numerose vittorie di classe con le Giulietta SZ, e le Giulia GTA, TZ e TZ2.
Per celebrare una storia sportiva tanto illustre, Alfa Romeo partecipa alla Targa Florio Classic con quattro preziose vetture provenienti dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, “La macchina del tempo”.

Giulietta SZ (1960)
La competizione di regolarità storica che toccherà luoghi caratteristici della Sicilia legati alla famosa corsa vedrà tra le protagoniste la Giulietta SZ del 1960. È un modello appartenente alla seconda serie e caratterizzato dalla cosiddetta “coda tronca” (o coda di Kamm) che le permette di raggiungere agevolmente i 200 km/h grazie anche alla straordinaria efficienza aerodinamica. Sotto il cofano, un propulsore a 4 cilindri in linea da 1290 cm3 capace di sviluppare 100 CV.

Giulia Sprint Speciale (1963)
La Giulia Sprint Speciale rappresenta l’evoluzione – con il motore bialbero da 1.600 cc – dell’omonima versione della Giulietta, disegnata da Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone sul telaio a passo corto della vettura. Si tratta di una delle sue opere più suggestive: lunga e larga, addirittura più della berlina, la Giulietta Sprint Speciale è un coupé estremamente basso e profilato, caratterizzato da linee tonde e sinuose. L’assenza di paraurti e la grande calandra a bocca di squalo ne fecero subito una dream car. Ma dietro al design molto ricercato si nasconde un profondo studio aerodinamico, testimoniato dal frontale basso e da una pronunciata coda tronca. Le prestazioni sono di tutto rispetto: il motore anteriore longitudinale da 1570 cm3 eroga 113 CV e consente alla Giulia SS di raggiungere i 191 km/h.

Giulia GTA (1965)
Fra le Alfa Romeo degli anni Sessanta che sono più impresse nel ricordo degli appassionati, un ruolo di primo piano spetta alla Giulia Sprint GTA, dominatrice incontrastata delle competizioni. La sua linea è pressoché identica a quella delle “GT” di serie, carrozzate da Bertone: la “A” della sigla assume il significato di “Alleggerita”, a sottolineare la più profonda delle modifiche rispetto alla normale Sprint GT. La carrozzeria in acciaio è sostituita da una leggerissima pannellatura in lega leggera e – grazie anche all’eliminazione degli antirombo, alla semplificazione degli allestimenti e all’adozione di cerchi in magnesio da 14” – consente una riduzione di peso di oltre due quintali, per un totale di 745 kg contro i 950 kg della Sprint GT stradale. Anche il propulsore bialbero da 1570 cm3 subisce delle modifiche, che consentono un incremento di potenza a 115 CV, per una velocità massima di oltre 185 km/h. L’esemplare del Museo vanta ancora una configurazione stradale, che si distingue dalle Sprint GT solo per alcuni dettagli, tra cui le maniglie semplificate, lo scudetto alleggerito, le prese d’aria frontali, i cerchi in lega e gli interni specifici.

1600 Spider “Duetto” (1966)
La 1600 Spider “Duetto” debutta nel 1966 presentando un design particolare e anticonvenzionale – opera di Pininfarina – che si distacca notevolmente dalle altre versioni della gamma Giulia grazie al frontale basso e alla coda a “osso di seppia”, quasi un’antitesi della coda tronca che caratterizza in modo deciso la berlina. La meccanica deriva da quella della Giulia Sprint GT, con potenza aumentata a 109 CV a 6000 giri e passo accorciato a 225 cm: prestazioni e piacere di guida si collocano saldamente ai vertici del segmento, con una velocità massima di 182 km/h, trazione posteriore esospensioni a ruote indipendenti. La Spider ha avuto una grande notorietà internazionale grazie anche all’indimenticabile partecipazione al film “Il laureato”, in cui era guidata da Dustin Hoffman. È stata prodotta in quattro serie e diverse versioni fino al 1994: una carriera decisamente longeva.

Tags: Alfa

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