09/06/2017 14:00

​Tempo di novità al Museo Storico Alfa Romeo. Alcune delle vetture normalmente esposte sono in trasferta per partecipare a importanti manifestazioni nazionali e internazionali, come testimonial della straordinaria storia del Marchio. E altre auto della collezione storica Alfa Romeo sono arrivate proprio in questi giorni, per stupire i visitatori:

6C 2500 Super Sport (1947)
Nata nel 1939, la 6C 2500 Super Sport avrà la carriera bruscamente interrotta dalla II Guerra Mondiale e vivrà una seconda giovinezza nell’immediato dopoguerra. . Fino al 1946 la Super Sport è venduta esclusivamente come autotelaio, lasciando l’onere della carrozzeria alla clientela. Alla ripresa, nei listini ufficiali fa la sua comparsa una carrozzeria disegnata e prodotta da Touring.

Giulia TZ Chassis (1963)
In questo telaio a tralicci di tubi saldati si legge bene la struttura della Giulia TZ (Tubolare Zagato) , auto che segnò il ritorno di Alfa Romeo alle corse.

RL Targa Florio (1923)
Passata alla storia per la rocambolesca gara in cui Ascari precede la Mercedes di Werner ma la meritata vittoria sfugge a causa di un testacoda a pochi metri dalla barriera a scacchi. Ascari arriverà 3°, spingendo la vettura oltre il traguardo.

750 Competizione 1955
Prodotto in soli 2 esemplari, il prototipo della 750 Competizione nasce dal desiderio di tornare ufficialmente alle competizioni in categoria Sport. Prende avvio così’ il progetto di una nuova barchetta che rientra nella classe fino a un litro e mezzo. La meccanica ricìvede il moderno propulsore in lega leggera della Giulietta, totalmente nuovo lo studio del telaio di dreivazione Abarth, la carrozzeria disegnata da Boano.

156 D2 Superturismo 1998
Al debutto nel Campionato Italiano Superturismo 1998, a fine stagione Giovanardi conquista il titolo piloti e Alfa Romeo quello costruttori, primo di una lunga serie di successi.

155 V6 TI ITC
Le vetture ITC (International Touring Car series) rappresentano la massima espressione della tecnologia applicata alle Turismo, sviluppate quasi senza limiti in un’epoca in cui anche la Formula 1 adottava regolamenti rigidissimi.


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